2 febbraio 2023
I filmati del “canide" che si aggirava nel centro abitato di Borgosesia probabilmente nella notte tra il 30 e il 31 gennaio scorsi hanno attirato l’attenzione di media e social. Dalla verifica del materiale video da parte degli esperti del progetto LIFE WOLFALPS EU, non esistono i presupposti per classificare con certezza la specie dell’animale avvistato (cane o lupo) per tutti i video, tranne che per uno nel quale ci sarebbero le caratteristiche fenotipiche compatibili con la specie.
Negli altri video la qualità delle immagini non consente l’identificazione certa e di escludere che si tratti di un esemplare di “cane lupo cecoslovacco. In questi giorni sono state acquisite dall’anagrafe canina dell’ASL informazioni relative a chi possiede cani di questa razza nel territorio per avere un quadro migliore della situazione.
Cogliamo l’occasione per ricordare che per quanto riguarda la sicurezza è bene puntualizzare che i lupi rifuggono la presenza dell’uomo e, secondo recenti analisi non risultano attacchi agli umani in Italia. Anche a livello mondiale gli attacchi sono estremamente rari e riconducibili a animali rabidi (problema non presente nel nostro territorio) o fortemente condizionati dalle persone. A questo proposito si raccomanda ai cittadini di non lasciare fonti di cibo disponibili al lupo e alla fauna in genere, perché potrebbero costituire un attrattivo e favorire l’ingresso e la permanenza di questi animali all’interno del centro abitato. In assenza di attrattivi, non sussistono motivazioni per questi animali nel frequentare zone urbanizzate.
I lupi sono infatti solitamente elusivi e rifuggono (se possono) qualsiasi contatto e interazione con le persone.
In inverno, specie nelle vallate alpine, la frequentazione di zone abitate può essere più frequente perché la copertura nevosa spinge le prede selvatiche del lupo a scendere di quota, dove il manto nevoso è meno cospicuo, ed è più facile spostarsi e cercare cibo.
Negli altri video la qualità delle immagini non consente l’identificazione certa e di escludere che si tratti di un esemplare di “cane lupo cecoslovacco. In questi giorni sono state acquisite dall’anagrafe canina dell’ASL informazioni relative a chi possiede cani di questa razza nel territorio per avere un quadro migliore della situazione.
Cogliamo l’occasione per ricordare che per quanto riguarda la sicurezza è bene puntualizzare che i lupi rifuggono la presenza dell’uomo e, secondo recenti analisi non risultano attacchi agli umani in Italia. Anche a livello mondiale gli attacchi sono estremamente rari e riconducibili a animali rabidi (problema non presente nel nostro territorio) o fortemente condizionati dalle persone. A questo proposito si raccomanda ai cittadini di non lasciare fonti di cibo disponibili al lupo e alla fauna in genere, perché potrebbero costituire un attrattivo e favorire l’ingresso e la permanenza di questi animali all’interno del centro abitato. In assenza di attrattivi, non sussistono motivazioni per questi animali nel frequentare zone urbanizzate.
I lupi sono infatti solitamente elusivi e rifuggono (se possono) qualsiasi contatto e interazione con le persone.
In inverno, specie nelle vallate alpine, la frequentazione di zone abitate può essere più frequente perché la copertura nevosa spinge le prede selvatiche del lupo a scendere di quota, dove il manto nevoso è meno cospicuo, ed è più facile spostarsi e cercare cibo.
Ai link seguenti sono disponibili il poster HO VISTO UN LUPO con alcune indicazioni sul comportamento da adottare in caso di incontro con un lupo e alcuni approfondimenti sulla tematica dei lupi confidenti trattata in un recente convegno.