22 April 2021
La Giornata Mondiale della Terra (Earth Day) è la più grande manifestazione ambientale dedicata al Pianeta e si celebra ogni anno da 51 anni. Nata nel 1970 per sensibilizzare il mondo all'importanza della conservazione delle risorse naturali della Terra, negli ultimi anni è riuscita a mobilitare oltre un miliardo di persone nei 193 Paesi dell’ONU coinvolti.
Oggila manifestazione è diventata il più potente strumento di richiamo alla tutela del Pianeta in tutte le culture e per tutte le generazioni. Come previsto dalle Nazioni Unite, l’Earth Day si celebra annualmente un mese e due giorni dopo l'equinozio di primavera, il 22 aprile.
Ogni edizione ha il suo tema. Quello della Giornata Mondiale della Terra 2021 è Restore Our Earth: cioè ripariamo e riabilitiamo il Pianeta (dai danni già provocati). L’intento, quindi, non è solo sensibilizzare l’umanità sulla necessità di ridurre l’impatto ambientale attraverso l’utilizzo di processi naturali, l’impiego di tecnologia verde e tecniche innovative ma anche e soprattutto quello di cercare di rimediare al danno già fatto. Perché salvare la Terra non è più solo un’opzione ma è diventarta una necessità.
Parole d’ordine sono protezione e sostenibilità ambientale. Gli obiettivi comuni, una maggior tutela e salvaguardia del pianeta. Una curiosità: In Italia, è attivo uno dei migliori comitati organizzativi del mondo, l'Earth Day Italia (la sede europea dell’Earth Day Network di Washington, l’ONG internazionale che promuove la Giornata Mondiale della Terra delle Nazioni Unite).
Tra i tanti temi ambientali che si occupano del ripristino ambientale c'è sicuramente la cura del suolo intesa come recupero e tutela della fertilità della terreno, la base fondamentale per garantire cibo di qualità ai popoli. E' indubbio che l'agricoltura intensiva e l'utilizzo di concimi chimici a lungo andare stiano rendendo il terreno meno produttivo, mettendo in crisi la capacità rigenerativa del suolo.
Anche all'interno del nostro Parco va custodita e salvaguardata la fertilità del terreno attraverso la conoscenza delle tradizioni tramandate da generazioni di agricoltori ed allevatori titolari di piccole economie circolari che sono tuttavia una grande risorsa per la salvaguardia dell'economia della montagna e speriamo un incentivo per le giovani generazioni a mettersi in gioco in attività che riportino vita alle nostre valli.
Oggila manifestazione è diventata il più potente strumento di richiamo alla tutela del Pianeta in tutte le culture e per tutte le generazioni. Come previsto dalle Nazioni Unite, l’Earth Day si celebra annualmente un mese e due giorni dopo l'equinozio di primavera, il 22 aprile.
Ogni edizione ha il suo tema. Quello della Giornata Mondiale della Terra 2021 è Restore Our Earth: cioè ripariamo e riabilitiamo il Pianeta (dai danni già provocati). L’intento, quindi, non è solo sensibilizzare l’umanità sulla necessità di ridurre l’impatto ambientale attraverso l’utilizzo di processi naturali, l’impiego di tecnologia verde e tecniche innovative ma anche e soprattutto quello di cercare di rimediare al danno già fatto. Perché salvare la Terra non è più solo un’opzione ma è diventarta una necessità.
Parole d’ordine sono protezione e sostenibilità ambientale. Gli obiettivi comuni, una maggior tutela e salvaguardia del pianeta. Una curiosità: In Italia, è attivo uno dei migliori comitati organizzativi del mondo, l'Earth Day Italia (la sede europea dell’Earth Day Network di Washington, l’ONG internazionale che promuove la Giornata Mondiale della Terra delle Nazioni Unite).
Tra i tanti temi ambientali che si occupano del ripristino ambientale c'è sicuramente la cura del suolo intesa come recupero e tutela della fertilità della terreno, la base fondamentale per garantire cibo di qualità ai popoli. E' indubbio che l'agricoltura intensiva e l'utilizzo di concimi chimici a lungo andare stiano rendendo il terreno meno produttivo, mettendo in crisi la capacità rigenerativa del suolo.
Anche all'interno del nostro Parco va custodita e salvaguardata la fertilità del terreno attraverso la conoscenza delle tradizioni tramandate da generazioni di agricoltori ed allevatori titolari di piccole economie circolari che sono tuttavia una grande risorsa per la salvaguardia dell'economia della montagna e speriamo un incentivo per le giovani generazioni a mettersi in gioco in attività che riportino vita alle nostre valli.